domenica, gennaio 27, 2008

Metamorfosi

Non sono più healer.
Non mi chiamo più Myra.
Sono su un server diverso in una gilda diversa.

Tutto ciò è un po' inquietante.

Soprattutto il passaggio da healer a dpser.
Intanto devo rinraziare parecchie persone perché mi hanno aiutato ad alzare tailoring e a farmi l'equipaggiamento praticamente da zero. Se non c'erano loro non avrei mai potuto farlo.
Stare in raid senza curare è strano. Non sono per niente abituata a premere tasti senza controllare ogni secondo chi sta perdendo vita o chi prende l'aggro.
Poi devo capire bene come funziona.
Oggi abbiamo fatto un Karazhan e non sono andata per niente bene. Per fortuna poi ci ho studiato un pochetto e quando siamo stati a Mechanar è andata meglio.
Vabbè, vedrò di fare del mio meglio per imparare a giocare in questo nuovo ruolo, che in effetti per certi versi è anche meno stressante del curatore.

I ragazzi della gilda mi hanno fatto una gran buona impressione per ora. Sembrano tranquilli, seri, bene organizzati e con una gran voglia di andare avanti. E vista la gentaglia che è facile incontrare su wow, mi pare quasi un miracolo.

E quindi insomma si riparte.

mercoledì, gennaio 16, 2008

Scam

Anche su world of warcraft ci sono i "furbetti del quartierino", detti scammer, cioè truffatori.
In verità wow è un gioco abbastanza sicuro, ma il sistema di commercio tra giocatori qualche falla ce l'ha, e ogni tanto capita di trovare il furbo che cerca di approfittarne.
Fino all'altro giorno ero convinta che in caso di fregature, non ci fosse modo per riavere indietro il maltolto. Invece ho scoperto che non è così.
Il fatto è stato questo.

In attesa di trovare una gilda che possa ospitarmi, ho iniziato a darmi da fare per rimediare un buon equipaggiamento shadow.
Prima di TBC il priest era la miglior classe healer del gioco, ed era piuttosto facile trovare posto in una gilda. Adesso non è più così, shamani e paladini sono per molte cose meglio, e di conseguenza la richesta di preti healer è molto calata. Così ho pensato fosse una buona cosa prepararmi a passare al "lato oscuro".
Insomma per farla breve, Krelian mi dà un mano a cercare un sarto che potesse farmi cappuccio e pantaloni dello spellstrike.
Troviamo un sarto, di una gilda abbastanza numerosa e conosciuta nel server. Ci accordiamo per metterci noi i materiali + 150 gold per il lavoro.
E qui becchiamo la tipica fregatura: il tizio si intasca i materiali e invece di farci il pezzo (i pantaloni) ci slogga sotto il naso.
Non è una fregatura da poco... ora non conosco bene i prezzi, ma i materiali per quel craft sono molto cari.
Abbiamo contattato il guild master del furbetto e la risposta è stata: quel tipo lo conosco poco, era da tanto tempo che non entrava in game, non so proprio cosa farci.

A quel punto l'unica era inviare un ticket a un Game Master e sperare. Krelian ha scritto il messaggio (io con le tre parole di inglese che parlo non ci sarei riuscita), spiegando tutto quello che era successo, quando era successo, quali erano gli accordi presi.
C'è voluto un po' ma alla fine è andata bene. Dopo un paio di giorni e qualche colloquio con due o tre GM diversi, ci hanno detto che avevano finito di "investigare", che in effetti si trattava a tutti gli effetti di scamming e che quindi avremo avuto indietro i materiali.

Morale della storiella: se prendete una fregatura del genere, non fate come fanno molti in queste situazioni che iniziano a gridare nella chat generale, o che piantano casini sui forum, perché non serve a niente. Invece contattate un Game Master, spiegategli tutto per filo e per segno (se non ce la fate con l'inglese fatevi aiutare) e poi pazientate. Funziona.

Mi è rimasta però la curiosità di sapere cosa fanno al truffatore, se gli tolgono i materiali rubati o se lo puniscono con un ban temporaneo.

Certo che la mia possibile metamorfosi in priest shadow non comincia per niente bene!
E ancora il posto dove andare non l'abbiamo trovato... aanche se forse uno spiraglio interessante si è aperto.
Incrocio le dita.

sabato, gennaio 12, 2008

E così...

... l'avventura dei Lupi Neri finisce qui.
E questo è l'ultimo post sotto l'etichetta "diario di gilda".
Siamo partiti un anno fa. Server nuovo, tutti personaggi di livello uno, tutti con una gran voglia di fare. Strada facendo abbiamo incontrato altri, e siamo anche stati fortunati, perché ci sono capitati bravi giocatori e brave persone.
Siamo arrivati anche oltre quelle che erano le nostre aspettative iniziali. Tirare su una gilda italiana in un server straniero, contando sulle forze di molti che pur avendo buona volontà, del gioco non sapevano niente, non è facile.
Ci mancava molto poco per avere un gruppo solido e funzionante. Bastavano altre 4 o 5persone in più, capaci e motivate, ed eravamo a posto.
Ma siamo sempre rimasti un po' traballanti, per uno nuovo che arrivava, un altro se ne andava.
I nostri progressi in raid erano lenti, a volte non c'erano proprio i numeri giusti per partire, a volte si doveva forzare la situazione prendendo classi non proprio giuste e giocatori non sempre all'altezza.
E quindi alla fine la situazione si è logorata. L'avevo scritto quando abbiamo tirato giù Morogrim: malgrado il successo, non c'era l'atmosfera giusta.

Oggi abbiamo chiuso definitivamente. Andare avanti avrebbe significato solo prolungare l'agonia. Forse io, malgrado tutto, ci avrei provato un altro po'. Le situazioni nel gioco sono sempre mobili. Forse si poteva accettare una fase di stasi e stringere i denti. O forse sarebbe stato inutile perché magari a quel punto la gente migliore se ne sarebbe andata.
Non lo so. So solo che la cosa mi ha reso molto triste. Ero stata in questo progetto fin dall'inizio. Ci ho investito, mi sono divertita, ho giocato e conosciuto tante persone piacevoli, e pensare che andesso ci perderemo in mille rivoli mi dispiace.

Al momento attuale non so nemmeno se continuerò a giocare. Stiamo provando a cercare una buona gilda che accolga una piccola parte del gruppo, quelli che malgrado tutto vorrebbero restare assieme. Ma non è facile per niente.

Insomma si vedrà. Nel frattempo non riesco a scrollarmi di dosso il dispiacere.