domenica, maggio 11, 2008

Big Blue Dress

Questo video è roba vecchia. Risale a un bel po' prima di TBC. L'ho scoperto parecchio tempo fa girellando su YouTube e ogni volta che provavo a guardarlo, mi fermavo dopo meno di mezzo minuto e mi domandavo il perché di tutti quei commenti entusiasti. Poi una volta l'ho guardato tutto e ho trovato molto gradevole la musica. Non sapendo un tubo di inglese ci ho messo un po' a capire esattamente di cosa si trattava.
Poi ne ho trovata una versione con i sottotitoli e finalmente sono riuscita a comprendere bene il testo. E' un mago, grande amante del pvp, che si lamenta del fatto di essere costretto a portare abiti femminili :)

Sarà anche un video vecchio e oltretutto questa versione con i sottotitoli non è di buona qualità... ma continuo a trovarlo veramente carino, soprattutto seguendo il testo della canzone.

L'ultima generazione di machinima su WoW ha raggiunto livelli molto più sofisticati rispetto ai primi lavori casalinghi che giravano per la rete anni fa. Ci son cose fatte così bene che pare di essere al cinema. Però i video old style mantengono sempre il loro fascino.

L'autore di Big Blue Dress ne ha sfornati altri. Si possono trovare sul suo blog.
L'ultimo mi pare carino, ma non l'ho ancora guardato con attenzione.

Ecco Big Blue Dress

venerdì, maggio 02, 2008

Pausa

E' da diverso tempo che non racconto più nulla delle mie vicende su WoW. Il motivo è che sono, per così dire, al palo. Ho smesso di raidare la settimana scorsa e non credo che riprenderò molto presto.
WoW ha questo limite, anche se forse non è giusto chiamarlo così. L'end game è bello, stimolante, sfidante, ma tutto il divertimento in realtà dipende da una cosa sola: la gilda. E qui le variabili si sprecano. Bisogna che ci sia brava gente, con cui trovarsi almeno un po' bene. Bisogna che ci sia gente capace e organizzata altrimenti non si va da nessuna parte. Bisogna sapere accettare le regole e le abitudini stabilite da altri. Bisogna imparare a stare al proprio posto, a non avere pretese eccessive ma anche a farsi rispettare altrimenti è facile finire schiacciati.
Ma anche quando riesci a trovarti in una situazione discreta, non è detto che poi la noia non abbia il sopravvento, e magari la perdita di quelle due o tre persone con cui ti trovavi bene a giocare è sufficiente a farti passare la voglia.
Succede che in certe gilde tutto diventi spersonalizzante e il gioco si trasformi in una routine in cui l'obiettivo è (per certi versi giustamente) il progress della gilda e non il divertimento dei singoli.
Così ti ritrovi a loggare puntuale ogni sera per i raid, controlli di avere i consumabili, ripari, compri le candele, ripassi le tattiche se ancora non le sai a memoria. Ti ritrovi con 40 persone iscritte al raid, e c'è posto per 25. Ci sono quattro preti shadow e c'è posto solo per due. Quindi stai lì, pronto a giocare, ma non sai se giocherai, o per quanto giocherai.
Fatalmente finisce che ti annoi, arrivare da Illidan non ti sembra poi così importante, ti chiedi chi te lo fa fare di stare collegato in TS per quattro ore ad ascoltare degli sconosciuti che dirigono il raid e se non potresti impegnare il tuo tempo in modo migliore.
Così arrivati a metà Black Temple si è concluso il mio percorso in TBC. Certo fermarsi a pochi metri dal "traguardo" sembra non avere poi molto senso, ma il problema è che quel traguardo non ti sembra più tale quando per la strada hai perso i compagni di vecchia data e ti tocca anche passare in coda più della metà del tuo tempo, perchè il set up di un certo boss non prevede la tua presenza, o perché qualcuno con più dkp di te ha bisogno di un drop, o perché qualcuno ha fatto ammattire il class leader dicendo che tale e tal'altro hanno più diritto di giocare di tizio e di caio.

Devo ammettere però che aver partecipato a certi scontri è stato molto divertente. Khael'tas e Archimonde sono, a mio avviso, gli scontri migliori che la Blizzard potesse regalarci (vabbe' regalarci per modo di dire) e sarebbe stato un peccato per me perderli.
Morale: va bene così.
Per ora mi riposo, gioco un po' con un nuovo personaggio (e con i compagni di sempre), e lascio passare un po' d'acqua sotto i ponti.