giovedì, settembre 12, 2019

Il passato non ritorna

Non ho scritto molto.
Però ho giocato. Pure troppo per i miei standard. Non riesco più a stare a lungo su WOW senza risentirne, e questo è il primo dato con cui fare i conti.

Il gioco è bello, proprio come lo ricordavo, con tutte le sue componenti faticose, i tempi morti, i lunghi viaggi a piedi. Quello che lo rende bello secondo me è la sensazione di fare progressi. Ogni passo ha un senso. Fare un livello, prendere nuove abilità, spostarsi nella zona superiore. Comprare borse più capienti, cambiare un item con uno migliore, entrare in un nuovo dungeon.

Questo per me è sempre stato il bello del gioco. La sensazione che comunque, se fai quello che devi, progredisci e ottieni il risultato. Cosa che nella vita purtroppo non sempre è vera. Nel gioco sì: a parte qualche rara sfumatura, se ti impegni ottieni quello che vuoi.

Ormai la gilda ha superato il tetto delle 300 persone. Mai visti tutti questi Lupi Neri in giro per Azeroth. La chat di gilda tende a essere vagamente ossessiva. Si leggono sempre le stesse domande e risposte. La più gettonata soprattutto nei primi dieci giorni è stata: come faccio ad andare da Stormwind ad Auberdine? (O viceversa). Eh già... è una bella domanda ;)

Poi è partito il tormentone dei livelli: che livello devo avere per entrare alle Dead Mine? A Blackfathom Deeps? Allo Scarlet Monastery? A che livello posso andare a Duskwood? E a Stranglethorn Vale? E ovviamente si va sempre al ribasso.

Il giocatore medio di WOW è un perenne dodicenne che vuole andare in discoteca. Vuole sempre stare un passo avanti. Se per una zona serve il livello 20 lui vuole andarci al 18, magari anche al 15. Fa figo così. Poi suda e sbuffa sui mob arancioni, crepa ogni tre per due e alla fine torna indietro con la coda tra le gambe. Però non lo dice.


Una rara immagine di Stormwind popolata da personaggi a piedi. Tra poco saranno tutti a cavallo.

Il passato però, come dicevo, non ritorna. Si gioca con una aspettativa diversa. Quindici anni fa non si sapeva niente. Oggi si sa tutto. Come usare le abilità, dove andare per sbrigarsi, come salire nelle professioni. Si sanno i drop dei boss nelle instance, si sa in ogni momento cosa viene dopo. E quindi si gioca sempre proiettati in avanti, e ci si gode di meno il percorso. È un peccato, ma non potrebbe essere diversamente.

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